domenica 31 gennaio 2016

Europhon Professional II - La Radio Multibanda Italiana


di Lucio Bellè - SWL-I1-11454


Calda estate, Il clima è torrido ma crea una buona opportunità, per chi ne ha la passione e la voglia, per compiere riparazioni sulle radio soprattutto quelle vintage che necessitano di abbondanti bagni per togliere polvere, ragnatele di cantina , tracce di fumo e di cucina , prima di essere riviste nelle parte elettrica. L'esposizione al caldo su di un terrazzo, ovviamente all'ombra per non far colare la cera che impregna le bobine o cuocere i componenti vari, è un toccasana per asciugare l'umidità accumulata negli anni e far evaporare tutti i detergenti e gli spray vari impiegati per portare alla ragione e costringere a "parlare" anche le radio più riottose e ammalorate. Veniamo all'Europhon Professional II, quella in foto e stato operativa per anni sintonizzata su FM in una piccola officina di manutenzione macchine agricole e poi abbandonata e sostituita da un voluminoso stereo Japan con un audio certamente più muscoloso. Prima di passare a descrivere la radio mi par giusto accennare a un po' di storia di questo marchio nostrano. Fondata in Milano nell'immediato dopoguerra 1949  la "mission" della fabbrica era la produzione di apparecchi radio; negli anni 60 la produzione si evolve con l'impiego dei transistor, da notare che nel mentre era nata in Italia la Mistral (unione di Microfarad e Mial) nuova fabbrica che a Latina produceva i transistor al germanio della serie SFT .Dalla Europhon nascono apparecchi come il Trans Auto ( radio portatile usabile in auto, se ben ricordo aveva una presa per collegare l'antenna esterna dell'auto ) e la Professional una multibanda con FM; la produzione non tralascia il segmento delle piccole radio portatili e immette sul mercato con successo la Poket e la Personal. Passano gli anni e l'Europhon si affaccia sul mercato dei televisori producendo la linea  Gran Gala  ed il Custom De Luxe quest'ultimo a colori.


 Nel 1970 forte di un prodotto valido e competitivo fonda la filiale tedesca "Europhon Service Gmbh"; escono così nuovi prodotti ispirati al mercato nordico , radiosveglie , fonovaligie ed apparecchi secondo la moda HI-FI del momento, prodotti marchiati Europhon International ed alcuni di questi vengono assemblati in Germania. La crisi che negli anni ottanta colpisce anche nel settore elettronico costringe l'Europhon come del resto molte altre Aziende a ricorrere alla cassa integrazione e ad alcune ristrutturazioni aziendali così l'Europhon diviene Hantarel e dopo Europhon Topvision ,marchio che dovrebbe essere ancora operativo nella produzione di schede elettroniche ed Europhon Deutschland Gmbh operante nel segmento ricevitori satellitari. Per gli amici sportivi ricordo che negli anni 60 - 70 l'Europhon era Sponsor della Milano Baseball fondata nel 1941 ( Europhon Milano) squadra che vinse 8 campionati nazionali. Torniamo all'esemplare in mio possesso; come si vede dalle foto è purtroppo andata distrutta la cornicetta in metallo che guarniva il frontale della radio, la cornice era ossidata ed irrecuperabile ,il resto dello scafo essendo in plastica lavabile è stato ricondotto alla ragione con abbondante acqua tiepida, detersivo per piatti ,Vetril ed altri prodotti similari. L'interno della radio fortunatamente non era stato intaccato dai decenni trascorsi. La radio ( costruzione anni 70 con costo di circa 28.000 Lire ) è a circuito supereterodina multigamma con abbinato il circuito FM ,impiega transistor al germanio della serie SFT,BC ,AC pesa Kg.3 è di dimensioni contenute ( cm 30X25X9,5) eroga circa 1Watt, funzione a rete e batterie, incorpora l' antenna a stilo, presa per antenna esterna, per dipolo FM e presa per registratore.

Le gamme coperte sono :
FM 88-104 MHz
AM 510-1500KHz
OC 1)  8 - 16 MHz
OC2)   4 - 8  MHz
MB ) 1,8-3,8 MHz




Il cambio gamma è a pulsanti che agiscono su commutatori a slitta di discreta qualità, notevole è la lunghezza della barretta di ferrite che supporta gli avvolgimenti in filo Litz , l'altoparlante non marchiato è di dimensioni ampie e mi pare derivato da quelli presenti in casse acustiche del tempo di tipo economico. Nell'esemplare in questione la funicelle di sintonia era spezzata, ho provveduto alla sostituzione ed ho approfittato dell'apparecchio smontato per sostituire un po' di elettrolitici , sostituzione facile e senza problemi. L'insieme , assemblato alla vecchia maniera su circuito stampato e saldato a mano appare modesto ma all'atto pratico funziona discretamente, niente a che vedere con le Grundig od altre marche prestigiose del tempo, ma nella sua categoria si difende. Alla sera permette l'ascolto di stazioni in onda corta, verso i 3,5 MHz e 7 MHz, con un filo collegato all'antenna si sentono lievi grugniti ,segno che capta le trasmissioni in SSB ( chi vuole può inserire all'interno un piccolo BFO c'è abbastanza spazio per farlo), sulle onde medie dimostra una discreta sensibilità , la precisione della scala parlante è tollerabile ed adeguata alla classe dell'apparecchio ( per i puristi preciso che non è certo un Collins od un Racal RA 17). La banda FM è larga e comunque il suono che ne esce è sufficientemente gradevole ,il tono e volume sono comandati da potenziometri classici a rotazione che vanno ben irrorati di spray per eliminare i crepitii. Che dire, se ne trova una in qualche mercatino e se si vuole giocarci un po',la si può acquistare al costo di una pizza o poco piu' ; la piccola fà sentire ancora oggi una buona musica e notizie RAI ,almeno fino a quando i trasmettitori in AM saranno operativi . Grazie per l'attenzione e concludo con un semplice appello :
 Salviamo il Vintage ci manterrà sempre giovani e  si spera in buona salute!

Ciao 

   Lucio  

  http://www.radiomuseum.org/r/europhon_professional_ii.html


Lino Costantini  presenta la sua  Europhon Professional II   di un  colore bianco-sabbia





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