domenica 20 maggio 2018

La rete dei beacon NCDXF/IARU

La rete IBP - dal sito della NCDXF


Inseguendo la propagazione – negli ultimi mesi sempre più elusiva – ho “riscoperto” una vecchia conoscenza, la rete di beacon sincronizzati (IBP - International Beacon Project) gestita dalla Northern California DX Foundation (NCDXF).

Si tratta di una rete nata nel 1979 e recentemente ristrutturata con nuovi controller (basati su Arduino) e nuove radio (IC7200); oggi è costituita da 18 beacon distribuiti su tutto il pianeta ed operanti sulle frequenze di 14.100, 18.110, 21.150, 24.930 e 28.200 MHz.

Ogni beacon trasmette per 10 secondi, poi subentra il beacon successivo; l'intero ciclo si ripete quindi ogni 3 minuti, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Ogni beacon si identifica in CW, utilizzando la massima potenza (100 W), poi invia delle “linee” a potenza decrescente di 10, 1 e 0.1 W.

Chi fosse interessato troverà maggiori informazioni su https://www.ncdxf.org/pages/beacons.html

Io utilizzo una pratica applicazione Android (ma ce ne sono anche per Apple, Windows e Mac) che mi dice in tempo reale quale beacon sta trasmettendo sulla frequenza da me selezionata.

C’è da dire che oggi esistono parecchi sistemi per il monitoraggio in tempo reale dello stato della propagazione, cito ad esempio WSPR ed il Reverse Beacon Network. Rispetto a questi sistemi – peraltro potentissimi – la rete IBP presenta diversi vantaggi: è attiva 24/7; utilizza trasmettitori ed antenne con caratteristiche tutte uguali e tipiche della stazione HAM “entry level” (100 W e verticale); può essere utilizzata in sola ricezione (a differenza del Reverse Beacon); non necessita di PC (a differenza del WSPR).

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