mercoledì 15 febbraio 2017

Miti da sfatare : Antenne Magnetiche ? Antenne Elettriche ?

Lungi da me salire in cattedra , tuttavia qualche chiarimento puo' fare comodo .
Non so per quale ragione sia in voga la definizione : "Antenna Loop Magnetica"  .
Se qualcuno scrivesse : "Antenna Dipolo Elettrica " tutti sobbalzerebbero immediatamente sulla sedia ...
Un'antenna e' un " trasduttore bidirezionale tra campo elettromagnetico e potenza ai capi dei terminali dell' antenna " .
L'antenna ragiona quindi in termini di CAMPO ELETTROMAGNETICO in cui il campo elettrico e magnetico sono tra loro inscindibili in quanto precisamente concatenati ( diversamente si estinguerebbero rapidamente , come succede con l'induzione elettrostatica o magnetostatica ).
Ogni antenna in " regione di campo lontano " ( FAR FIELD ) genera un campo elettromagnetico le cui componenti E ed H hanno disposizioni e valori precisi che a parita' di potenza irradiata non sono assolutamente diversi se generati con spire ( loop ) o dipoli .

I termini su cui porre quindi l'accento per una spiegazione corretta sono :

- Regione di campo lontano 
- Campo elettromagnetico 

Regioni di Campo Vicino e Campo Lontano

Un' antenna ( per semplicita' in trasmissione , ma in ricezione non c'e' differenza ) percorsa da correnti variabili nel tempo e generando differenze di potenziali variabili nel tempo e nello spazio , genera un campo elettromagnetico .
Vicino all'antenna ( regione di campo vicino ( NEAR FIELD )) se si usa una spira ( loop) si genera inizialmente un campo magnetico variabile che , per le equazioni di Maxwell , genera immediatamente un campo elettrico variabile concatenato , che a sua volta genera un altro campo magnetico variabile concatenato e cosi' via , intanto che si propagano nello spazio .
Se si usa un dipolo , il ragionamento e' perfettamente duale , scambiando tra loro correnti e tensioni e Campo Elettrico (E) e Campo Magnetico (M).

AD UNA DISTANZA COSIDDETTA DI CAMPO LONTANO , A PARITA' DI POTENZA IRRADIATA , IL CAMPO ELETTROMAGNETICO GENERATO DA UN LOOP E' INDISTINGUIBILE DA QUELLO GENERATO DA UN DIPOLO E VICEVERSA ,PERCHE' IN CAMPO LONTANO IL CAMPO ELETTRICO E QUELLO MAGNETICO SONO PERPENDICOLARI TRA DI LORO E PERPENDICOLARI ALLA DIREZIONE DI PROPAGAZIONE E LA LORO RELAZIONE E' MOLTO SEMPLICE E SIMILE NELLA FORMA ALLA LEGGE DI OHM :

IN CAMPO LONTANO ( FAR FIELD ) IL RAPPORTO TRA IL CAMPO ELETTRICO E QUELLO MAGNETICO E' PARI ALLA IMPEDENZA DEL VUOTO E CIOE' 377 OHM : 

E/H = Zo = 377 Ohm

In Campo Vicino questa relazione non sara' valida e predominera' il campo Elettrico quando abbiamo un dipolo ed il campo Magnetico quando abbiamo un loop .
L'impedenza del mezzo sara' piu' alta o piu' bassa ed anche reattiva oltre che resistiva .





Il tutto e' bene spiegato nelle figure .

Posso assicurare che , per antenne tipo quelle che usiamo noi , gia' ad una lunghezza d'onda di distanza le relazioni tra i campi E ed H sono talmente prossime  a :

E/H = Zo = 377 Ohm

che diventa difficile in un caso reale dimostrare il contrario per via degli errori di misura .

Vero comunque che nella zona a distanza entro una mezza lunghezza d'onda circa , l'antenna in ricezione sara' piu' sensibile ad una componente magnetica di campo vicino se e' un loop oppure  ad una di campo elettrico di campo vicino se e' un dipolo .

Ogni situazione ambientale differisce da un'altra e sovente entrano in gioco altri fattori quali le correnti parassite di cavi o linee di antenna che diventano purtroppo spesso parti dell' antenna con risultati ben immaginabili .

Uno dei casi piu' eclatanti ( persino visto su molti libri dilettantistici ) e che per fortuna piano piano sta scomparendo e' quello che alcuni con semplicita' ma sagacia hanno definito del " tripolo" :



https://en.wikipedia.org/wiki/Dipole_antenna

Il prossimo argomento su cui cerchero' brevemente per quanto possibile di fare un minimo di chiarezza e' quello delle polarizzazioni .

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