sabato 3 settembre 2016

Titus II, nuovo ricevitore SDR Android con DRM e non solo

Titus II, ricevitore SDR Android touchscreen AM, FM, DRM e forse altro 

Da anni alcune emittenti continuano a trasmettere in DRM in onde medie e corte. Però mancano i ricevitori e quindi l'audience, che non può certo essere rappresentata dai radioappassionati che si cimentano con pc e software vari nella decodifica.

Adesso ecco che arriva un nuovo ricevitore SDR per emissioni analogiche e digitali, il Titus II. L'ennesimo potremmo dire, perché tra quelli entrati sul mercato senza successo e quelli annunciati o anche realizzati ma non commercializzati, di radio capaci di ricevere anche il DRM ne abbiamo viste diverse in questi anni.



Questa però potrebbe avere qualche chance in più. Esteticamente, almeno per noi italiani, è di sicuro bruttina, ma il core sembra interessante. In sostanza è un piccolo computer con sistema operativo Android. Insomma un tablet inserito in uno scatolotto con due altoparlanti a lato. A me pare interessante il fatto che sotto Android girano parecchie app dedicate alla radio. Comprese alcune che permettono di usare anche una chiavetta SDR.

Non ci sono manopole, se non una virtuale. Si lavora "in touchscreen" da 7". E' possibile ricevere in AM e FM, ma anche in DRM da 100 kHz a 2 GHz. La presenza di un micro slot SD, dovrebbe permettere di inserire una scheda SD per registrare.


Ho contattato il produttore, PantronX, che mi ha risposto "a stretto giro di mail". Mi ha spiegato che la radio costerà ben sotto i 100 dollari e sarà distribuita verso la fine dell'anno, nel quarto trimestre. Mi si spiega anche che altre applicazioni potranno gestire i segnali digitali DAB/DAB+. E' anche allo studio l'ipotesi di rendere la radio capace di decodificare la TV digitale... quindi diventerebbe qualcosa di più di un ricevitore. Inoltre, sempre secondo il produttore, il concetto base di questa radio permetterà lo sviluppo di nuove applicazioni da terze parti dedicate alla ricezione utilizzando "le ricche librerie RF esistenti per Linux".

Che dire? Aspettiamo e vediamo. Se sono radio riceveranno...

Le caratteristiche dichiarate:

Built in RF Tuner:
  • High sensitivity
  • Low noise
  • WideBand: (100 KHz to 2 GHz)
  • Balanced tuned ferrite antenna (MW)
  • Built-in Whip
  • Jack for external antenna
Software:
  • Demodulation software for AM, FM, and Digital
  • Open source software Radio libraries
  • WiFi hotspot
  • File Casting – Share RF broadcasts and files
Processor:
  • Quad-core ARM A53 processor @ 1.2
  • Android 5+/6+/Remix
  • 1 GB RAM
  • 8 GB FLASH
Display/Touch Panel:
  • 7″ TFT (1024 x 600)
  • 5 point capacitive touch panel
  • Full color; high brightness
Audio +:
  • 5 watt stereo audio
  • High capacity Li-poly battery
  • HDMI
  • Micro-USB OTG Connector
  • WiFi/Bluetooth
  • Optional camera
  • Micro-SD Slot
Miscellaneous:
  • External function buttons
  • Top mounted controls: Volume +/-, Tune, Set
  • Built in microphone.
  • Jack for headphones and external microphone.
  • Power: +5VDC, World-wide adapters available
  • Actual size: 290mm x 150mm x 45mm
  • Molded from rugged ABS plastic.

venerdì 2 settembre 2016

Monitoraggio radio brasiliane in onde corte

Ecco un monitoraggio delle radio brasiliane ascoltabili a Milano ieri sera in onde corte, nonostante il noise. Bande tropicali piuttosto silenziose. Tra l'altro in questi giorni sono inattive le radio australiane, ma anche Radio Rebelde 5025 kHz e Radio Havana 5040 erano silenti.
Radio Transmundial a Milano
5035 1/9 2126 Radio Aparecida, Brazil, songs, talks, weak //6040.35 
5939.88 1/9 2120 Voz Missionaria, Camboriù,Brazil, religious, fair
6040.35 1/9 2113 Radio Aparecida, via RB2 Curitiba, religious talks, weak, // 11854.9 11934.62 
6135.2 1/9 2213 Radio Aparecida, Brazil, A Voz do Brasil prg, fair
6180 1/9 2109 Radio Nacional Amazonia, Brazil, talks, good
9515 1/9 2048 Radio Marumby, Curitiba, Brazil, talks, songs, weak
9564.98 1/9 2052 Super Rádio Deus é Amor, Curitiba, Brazil, usual religious talks, fair 
9645.37 1/9 2025 Radio Bandeirantes, Sao Paulo, Brasil, sport, weak

9665 1/9 2044 Voz Missionaria, Florianopolis, Brazil, talks, songs, fair
9724.9 1/9 2104 Radio Aparecida, via RB2 Curitiba, Brazil, weak // 11854.9 11934.62
9818.96 1/9 2039 Rádio 9 de Julho, Sao Paulo, Brazil, religious songs, fair
10000 1/9 2055 Observatorio Nacional, Rio de Janeiro, Brazil, ids & time, fair

11735 1/9 1857 Radio Transmundial, Santa Maria, Brasil, talks, great id, weak/fair NO ZBC
11764.63 1/9 1903 Super Rádio Deus é Amor, Curitiba, Brasil, songs, fair
11780 1/9 2057 Radio Nacional Amazonia, Brazil, songs, fair/good
11815 1/9 2034 Rádio Brasil Central, Goiana, Brasilian songs, weak/fair
11854.9 1/9 2030 Radio Aparecida, Brasil, talks, fair
11925.24 1/9 1909 Radio Bandeirantes, Sao Paulo, Brasil, talks politics, weak
11934.62 1/9 2059 Radio Aparecida, via RB2, Curitiba, Brazil, religious prg fair //11854.9

Altri ascolti:

6115 1/9 2208 Radio Veritas Asia, Philippines, Holy Rosary in Chinese, fair/good
9420 1/9 2003 Voice of Greece, Avlis, nice Greek songs, very good
9650 1/9 2220 Radio Guinéè, Conakry, nice Afro songs, many ids also FM, good
11600 1/9 1840 Denge Kurdistan, via France, talks, good
11635 1/9 1844 Voice of Korea, North Korea, music, good
11700 1/9 1850 Radio Biafra, via Bulgaria, to Nigeria, English, talks
11860 1/9 1906 Radio Sana'a, via Saudi Arabia, Arabic, talks about Yemen and Algeria, good
12050 1/9 1914 Dandal Kura, via Ascension, to Nigeria, Afro language, talks, good
12060 1/9 1916 Radio Algerienne, via France, Holy Kuran, very good

QTH Milano - RX Perseus - ANT Folded Dipole T2FD 15 meters long

Galena chi era costei ?

  
Di Lucio Bellè


Radio a Galena   originale Marconi

La frase di manzoniana memoria, rivolta al Filosofo Carneade oggi la riserviamo a un particolare e "prezioso" minerale che ha fatto la Storia della Radio: la"Galena". Per comprendere le moderne tecnologie e guardare al futuro a volte è bene guardare indietro per scoprire le alchimie del passato che ci hanno dischiuso l'affascinante mondo delle Radio Comunicazioni. Ebbene sì, la Galena non è la marca della Radio ma bensì è il nome di un semplice minerale, più precisamente Solfuro di Piombo dotato di caratteristiche cristalline.

 Campione di minerale di Galena
 Detector a Carborundum
Nei filoni minerari di origine idrotermale si possono reperire cristalli di Galena ricoperti di quarzo, belli e molto scintillanti di un intenso colore grigio scuro. Nel passato l'estrazione del minerale Galena avveniva per recuperare parti di argento e di piombo, sostanze entrambi presenti nel minerale in questione. Il cristallo di Galena è stato utilizzato in Radiotecnica per sopperire al Choerer poiché si scoprì che funzionava come un primitivo Diodo Raddrizzatore. Nei primi del 900 questo cristallo fu largamente impiegato come rivelatore nelle prime Radio da qui si è diffuso il nome di "Radio a Galena".
 

Ma come si è arrivati a ciò ? Agli inizi del 900 per rivelare i segnali emessi dai trasmettitori a scintilla generati da arco voltaico o da alternatori ad alta frequenza, si impiegava il Choerer ideato dal Francese Branly (1884-1940) emerito Professore di Fisica all'Istituto Cattolico di Parigi.
 
Il Choerer consisteva di un tubetto vitreo con due contatti laterali in nichel o argento, interposta tra i contatti vi era limatura metallica; il tutto veniva sigillato creando un modesto vuoto che preservava il congegno dall'ossidazione dell'aria. In presenza di un'onda elettromagnetica la limatura metallica si compattava per un fenomeno di magnetizzazione ( fenomeno fisico non ancora ben chiarito) facendo scendere la resistenza interna del Choerer da alcuni Megaohm a poche centinaia di Ohm, quindi in quella condizione il Choerer si comportava da conduttore. Questo sistema ,anche se geniale aveva seri limiti ; primo la relativamente scarsa sensibilità , secondo che si doveva impiegare un circuito Relais il quale in parallelo alla ricezione dei segnali attivasse un martelletto che percuoteva il Choerer ripristinando lo stato di quiete della limatura metallica. 
Verso la metà del primo decennio del 900 si scoprì che alcuni minerali, in primis la Galena ma anche la Pirite ed il Carborundum (quest'ultimo con adeguata polarizzazione ) potevano essere impiegati come rivelatori di segnale ( proprietà di far scorrere la corrente in un solo senso ) vennero così chiamati Rivelatori a Cristallo o Christal Detector. Si era dunque scoperto il primo semiconduttore della Storia.
          
Il Christal Detector è costituito da un piccolo tubetto vitreo contenente il Cristallo di Galena il quale da un lato è collegato a un morsetto conduttore mentre l'altro lato si affaccia verso uno spillo di acciaio armonico chiamato simpaticamente "Baffo di Gatto"; quest'ultimo ( collegato ad un morsetto conduttore) è manovrabile per consentire di "pungere" a piacere la superficie del Cristallo per trovare il miglior contatto per la rivelazione del segnale, anche perché l'ossidazione dell'aria dopo poche ore costringe l'operatore a cercare un altro miglior punto di contatto.
 
Il successo delle Radio a Galena fu dovuto al basso costo rispetto alle prime radio industriali degli anni 20 , alla estrema semplicità costruttiva ed al fatto che non serve alcuna batteria, la Radio si autoalimenta con la rettificazione del segnale ricevuto , necessita solo di antenna, terra e di un buon paio di cuffie ad alta impedenza o piezoelettriche.
    
 
Radio a galena in bachelite marrone  VAM con bobina a nido d'ape si vede  all'interno della VAM il  variabile di sintonia ed il condensatore a carta.
Cuffie originale d'epoca   SAFAR
                
                                                                                       
Basta una bobina avvolta su cartone o realizzata a paniere ,un condensatore variabile ,un pezzetto di Cristallo di Galena ( oggi si può impiegare un Diodo al Germanio) un condensatore in carta o poliestere da 2000 Pf, una cuffia e la nostra Radio a Galena è pronta per farsi ascoltare. Non mi dilungo sugli schemi elettrici perché nei siti internet vi sono ottime descrizioni di Radio a Galena per onde medie ed anche corte, preciso però che per una buona captazione di segnale è necessaria una antenna filare ed una terra e che le moderne cuffiette a bassa impedenza non vanno bene a meno di non collegarle ad un trasformatore d'uscita recuperato da una radio a transistor , realizzando così un semplice adattatore di impedenza.




Radio a galena con   cuffie originali d'epoca
Infine una curiosità,una galena di dimensioni mini: misura cm 10X5X3
PAL Radio Company British Made
   
Grazie alla cortesia di Dino Gianni I2HNX ( Museo delle Comunicazioni di Vimercate) nelle foto qui a seguito si possono ammirare diversi e rari esemplari di Radio a Galena, di Christal Detector e di cuffie d'epoca. Bene ,tutto questo discorso per meglio conoscere la storia della "Signora Galena" un minerale veramente prezioso non solo per il contenuto di argento e piombo ma bensì per aver di molto contribuito all'evolversi della importante Storia della Radio.
Un cordiale saluto a tutti gli appassionati Lettori ed alla prossima.  


Testo e Foto di Lucio Bellè Materiale per Ricerca Storica: Cortesia Dino Gianni I2HNX - Direzione Museo Delle Comunicazioni di Vimercate. 
http://air-radiorama.blogspot.it/2015/11/il-museo-delle-comunicazioni-di.html

mercoledì 31 agosto 2016

Radio d’Epoca Galena, datata 1923/24 modello “SPARTA


  Di Paolo Pierelli  del "Boatanchors Net"


Coperchio

Avevo intenzione di presentare un apparecchio valvolare ma, mentre cercavo di estrarlo dallo scaffale, lo sguardo è andato verso questo piccolo apparecchietto a galena, datato 1923/24.
Si tratta del modello “SPARTA”, costruito dalla FULLER UNITED ELECTRIC WORKS, LTD, che si trovava a Chadwell Heath, Essex. Si narra che la Fuller , volendo produrre un piccolo ricevitore a galena che potesse essere alla portata di tutte le tasche, approfittò del fallimento di una fabbrica di sigari per comperare le scatole in legno  e realizzare lo “SPARTA”.
Il pannello è realizzato in ebanite che , all’epoca, era molto diffusa ed utilizzata per la realizzazione dei pannelli di radio sia industriali, che autocostruite.


Pannello

Sul pannello trovano posto tutti gli organi di comando ed i morsetti necessari al funzionamento del piccolo ricevitore; in basso a destra c’è la manopola di sintonia in bakelite con indice metallico e scala graduata da zero a sessanta; immediatamente sopra questa, sono fissati due reofori sui quali va innestato lo spinotto per la presa di terra.

Detector

Andando verso sinistra, in basso, troviamo la vaschetta entro cui è custodito il cristallo di galena, tenuto in sede tramite la pressione esercitata da una molla montata sull’asse del pomellino fissato alla vaschetta stessa che, notare la piccola raffinatezza, è dotata di una “couvette” che protegge il cristallo quando il ricevitore non viene utilizzato. Immediatamente sopra al porta cristallo troviamo il braccetto snodato portante il cat whisker o baffo di gatto, fissato tramite un altro pomellino filettato che lo stringe al braccetto stesso,  dotato di due snodi sferici onde poter permettere di trovare il miglior punto di contatto col cristallo.


Variometro

Guardando il circuito di questo piccolo ricevitore, si nota una notevole essenzialità; c’è il variometro di sintonia formato da due bobine di cui una mobile, le connessioni e null’altro.
Sopra di esso, si trovano gli innesti per la “loading coil” che serviva per sintonizzare stazioni operanti sulle onde lunghe che, però, dovevano essere molto potenti e non troppo lontane, come riportato sulle istruzioni.
Senza di essa, l’apparecchio riceve onde dai 300 ai 500 metri.
All’estrema destra ci sono i morsetti per la cuffia ad alta impedenza e, più in alto, per l’antenna; al centro, l’immancabile timbro del “Postmaster General” (BBC) che ne autorizzava la commercializzazione.


Istruzioni

Sotto il coperchio della scatola, ci sono le istruzioni ed il numero di matricola di questo esemplare: N° 375.
Nelle istruzioni è spiegato il motivo delle due connessioni di terra; una, denominata “S” si doveva usare con antenne lunghe da 30 a 50 piedi e l’altra, denominata con “L”, con antenne lunghe da 50 a 100 piedi.



Nella speranza che il piccolo “Sparta” sia stato di vostro gradimento, vi mando un caro saluto.
Al prossimo “cimelio” e grazie per l’attenzione.


    Paolo.



15° Meeting D.C.I. (Diplomi dei Castelli d’Italia) Mondovì




15° Meeting D.C.I. (Diplomi dei Castelli d’Italia)

13° Meeting W.A.P. (Worldwide Antarctic Program)

7°  Meeting I.F.F.A. (Italian Flora Fauna Award)

Programma del 17-18 settembre 2016

Organizzato dalla Sezione A.R.I. di Mondovì (Cuneo)


Come raggiungerci:
Per chi arriva da Torino: Autostrada A6 Torino-Savona: uscire a Mondovì, proseguire sulla Strada Statale 28 e seguire le indicazioni per il Santuario di Vicoforte (circa 7 minuti in auto).
Per chi arriva da Savona: Autostrada A6 Savona-Torino: uscire a Niella Tanaro, proseguire per il Santuario di Vicoforte (circa 12 minuti in auto),
La stazione ferroviaria di Mondovì è a 10 minuti di macchina. Alcuni soci della Sezione saranno lieti di accompagnarvi alla struttura.
L'aeroporto nazionale di Cuneo Levaldigi è distante 20 km ed è collegato a Vicoforte da autolinee e da servizio ferroviario locali.
Le coordinate per raggiungerci sono: Latitudine:  44°21'51"N   Longitudine:  7°51'47"E
Per informazioni e prenotazioni:IK1QFM Betty e IK1GPG Massimo           Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.                Tel.0174-46943            Cell.333-7966616
Il Meeting si terrà presso la:
Casa Regina Montis Regalis, Piazza Carlo Emanuele I n°4, 12080 Santuario di Vicoforte (CN)

RadioKit alla fiera di Montichiari


Astro CIR 200 Transceiver Vintage HF


Di Claudio Romano IK8 LVL


Spesso nelle visite che faccio nei vari mercatini dedicati all’elettronica, è facile trovare delle rarità. Recentemente mi è capitata una “vera chicca”, Infatti son venuto in possesso di un “Astro CIR 200” della C.I.R.  Company, una piccola fabbrica californiana, la CIR essendo una piccola fabbrica aveva evidentemente difficoltà di distribuzione Certamente questa è stata la ragione per la quale questi modelli sono molto rari. La CIR Nel 1978 fu acquistata dalla più “robusta” SWAN.
I radioamatori più anziani certamente ricorderanno della Swan “Cubic Astro 150 “ derivazione del C.I.R. Astro 200, infatti, molto simile da un punto di vista strutturale e da una linea molto simile esteticamente. 
L'Astro CIR 200 è un apparato allo stato solido da 100 watt copre le cinque bande classiche, radioamatoriali, la cui costruzione risale al 1977. E 'abbastanza compatto e leggero rispetto ai ricetrasmettitori del periodo (pesa 3,6 kg). 



  Sicuramente indicato per l ’ uso mobile con alimentazione a 12-14 V e altoparlante esterno SSB e CW I controlli sono standard con una di qualche extra come la messa a punto, VOX e la luminosità del display. Alcuni controlli sono accessibili solo dopo aver tolto il coperchio (controlli VOX, controlli metri, AGC). Le prestazioni, ottime per l'epoca l'Astro 200 è dotate di un processore vocale (non può essere disattivato); ragionevolmente sensibile ai segnali più deboli, è ovvio che essendo un apparato datato non può essere utilizzato per collegamenti digitali. Singolare è il metodo di sintonia utilizzando due leve uno per le bande l’altro per la frequenza questo metodo risulta un po’ laborioso e richiede più tempo rispetto ad un normale manopola di sintonia classica. Per la loro compattezza furono utilizzati per un periodo da molti Enti  governativi americani.

Video : https://www.youtube.com/watch?v=ggFe-3KAd64


CIR Industries Astro 200A  Documentation Project

martedì 30 agosto 2016

Aerostatic Platform ZM-08 - Piattaforma Aerostatica ZM-08 di Massimo Zecca


PIATTAFORMA AEROSTATICA POLIFUNZIONALE DI TIPO FRENATO, SOLLEVABILE AD ALTEZZE VARIABILI, PREVISTA PRINCIPALMENTE PER SOSTENERE SISTEMI D'ANTENNA PER TRASMISSIONI RADIO IN FONIA E DATI. A BORDO SI POSSONO INSTALLARE ALTRESÌ UNA PLURALITÀ DI APPARECCHI, AD ESEMPIO DISPOSITIVI DI RILEVAMENTO AEREO.


Questo nuovo ed innovativo sistema di piattaforme aerostatiche, denominate ZM-08, atte a contenere gas (Elio o Idrogeno) per potersi sollevare ad altezze variabili, secondo il principio di Archimede, si presta ad una molteplice varietà di applicazioni, permettendo di svolgere innumerevoli funzioni in ogni parte del mondo. L’invenzione è nata principalmente, per sostenere sistemi di antenne, al fine di portarli ad altezze tali da poter effettuare trasmissioni radio in fonia e dati, ottenendo una maggiore copertura della superficie terrestre. Su codesti aerostati, si possono altresì installare molteplici apparecchi di visualizzazione e di rilevamento aereo. 
Qui di seguito alcuni esempi di dispositivi che possono essere installati a bordo: 

- Antenne stilo 
- Antenne dipolo
- Videocamere con possibilità di ripresa a 360°
- Fotocamere motorizzate
- Visori Notturni
- Termocamere
- Laser
- Apparecchi per la rilevazione dei dati meteorologici
- Strumentazione per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico
- Fari motorizzati
- Dispositivi per la sperimentazione


INNOVAZIONE


      I principali fattori che rendono innovativo questo sistema, sono i seguenti: 

La capacità di sostenere antenne od altre attrezzature sul polo nord dell’aerostato in modo corretto, senza che la stabilità   della piattaforma risulti compromessa.

- La possibilità di utilizzare simultaneamente la parte superiore e inferiore dell’aeromobile.

- La sua estrema versatilità permette l’impiego d'innumerevoli dispositivi sul campo operativo. Tutto questo, grazie ai  sostegni opportunamente realizzati, per agevolare un'efficace adattabilità a molteplici apparecchiature da collocare a bordo.

- Rapidità e semplicità dei processi operativi d’installazione o sostituzione della strumentazione. In virtù di codeste capacità, diversi dispositivi possono essere utilizzati nel corso della giornata stessa.

5 - La modularità, che permette di configurare la piattaforma, in base alle esigenze. Consente di rimuovere e sostituire l’intero  sostegno, con un altro di forma e dimensione diversa. Inoltre si ha facoltà di decidere, se impiantare e utilizzare il supporto   solo sulla parte sovrastante o solo quella sottostante, oppure su entrambi i poli ove necessario.

DESCRIZIONE

Tale aerostato, preferibilmente realizzato in forme aerodinamiche, per offrire meno resistenza al flusso del vento, è dotato di un foro passante centrale e verticale, aperto alla sua estremità superiore ed inferiore, per fissare e sostenere l’antenna o altre attrezzature mediante vari tipi di sostegno, opportunamente realizzati con materiali leggeri. Codesti dispositivi di sostegno, saranno installati a forza oppure ad incastro con bloccaggio a scatto, mediante corti profilati sagomati, che sono assicurati all’aerostato tramite saldatura, incollatura, ecc.
La suddetta antenna è raccordabile con un cavo coassiale verticale, la cui estremità inferiore è collegata con uno o più apparecchi per trasmissioni radio in fonia e dati. Il sollevamento e abbassamento del sistema, avviene tramite una fune di sicurezza, svolta o riavvolta tramite verricello. L’argano può essere manuale o elettrico (quest'ultimo preferibilmente azionato con radiocomando a distanza, onde evitare che l’operatore si trovi sotto la struttura durante le manovre, garantendone così l’incolumità). La piattaforma è ulteriormente vincolata al terreno, mediante funi di ormeggio laterali, previste in quantità sufficienti per ancorare a terra in modo efficiente l’aeromobile. Tali controventi sono collegati a dei ganci, che sono fissati lungo la mezzeria della parete esterna del globo aerostatico, e distanziati fra loro in modo uniforme. Le cime di ormeggio vengono progressivamente trascinate verso l’alto dalla piattaforma stessa, durante il suo sollevamento. In caso di particolari esigenze, la ZM-08 può essere utilizzata anche senza i tiranti di ancoraggio, e manovrata solo con la corda centrale. 
Per aumentare la sicurezza, il sistema può essere dotato nella parte inferiore, di segnalatori luminosi ed acustici, atti all’indicazione di salita e discesa dello stesso, mentre la parte superiore, può essere equipaggiata con lampade di segnalazione ostacoli al volo (SOV).
Il tutto autoalimentato possibilmente, da pannelli fotovoltaici adesivi.
L’aerostato è dotato di valvole, atte al gonfiaggio e sgonfiaggio dell’involucro. Le stesse sono in grado di garantire altresì un efficiente recupero del gas. Inoltre è prevista una valvola di sicurezza, capace di espellere l'eventuale sostanza aeriforme in eccesso, creatasi a causa dell'aumento volumetrico della camera interna. Tale fenomeno, è da attribuirsi alle variazioni della pressione atmosferica o di temperatura.


Dimensioni e Carico Utile


L’aumento del carico utile a bordo, condiziona le dimensioni dell’aerostato, il cui volume dovrà essere direttamente proporzionale all’aumentare del peso da sostenere. La ZM-08 dunque, sarà progettata in base ai settori d’impiego, con forme e dimensioni appropriate. Il sistema, infatti, può essere prodotto con un ingombro di alcuni metri, fino alla fabbricazione di aerostati con grandezze sino a qualche decina di metri.
Occorre rilevare, che la presente piattaforma, insieme ai sostegni per le apparecchiature, i componenti che sono collegati ad essa, per mantenerla ancorata al terreno e permetterne il sollevamento e l’abbassamento, eccetera; è preferibile che siano realizzati con materiali il più possibile leggeri, diminuendo con ciò le quantità d’elio o idrogeno da introdurre per poterla sollevare, disponendo conseguentemente di un sistema dall’ingombro ridotto.


Altezza operativa e Sistemi di Ancoraggio


In base al tipo di utilizzo, l’altezza operativa e il metodo per ormeggiare l’aeromobile al suolo possono variare.
L’aerostato può essere frenato con fune centrale, con l’aggiunta dei controventi laterali oppure con la sola corda di sicurezza.
Qui di seguito due esempi di utilizzo:

Impiego con ancoraggi laterali

Sistema adatto ad esempio per le trasmissioni radio, monitoraggio video, ecc. In questo caso, l'altezza operativa ottimale (soprattutto per il settore radiantistico) sarebbe di circa 50 metri, ma non si esclude l’opportunità di sollevarlo ad una maggiore altezza, tenendo in considerazione, che la distanza tra i punti di ancoraggio a terra rispetto al centro, aumenta con l’aumentare della quota. Nel video dimostrativo, compaiono quattro ormeggi. Tale numero è solo esemplificativo ma non limitativo. Le estremità superiori di tali funi potranno essere agganciate alla piattaforma, tramite due metodi: 

1° - Allacciate a corrispondenti ganci,  fissati (saldati, incollati, ecc.) direttamente sulla superficie periferica esterna.
2° - Collegate alla tradizionale rete. A seconda del tipo di impiego, quest’ultimo, nonostante aggiunge carico sull’aerostato, restituisce in molti casi, il vantaggio di assicurare maggiore sicurezza al sistema. Aumenta difatti, la resistenza al flusso del vento, evitando un eventuale danneggiamento all’involucro, poiché i punti di aggancio, non sono fissati direttamente sulla parete esterna della piattaforma, come nel primo metodo.
L’estremità inferiore di ogni fune può essere ancorata al terreno, tramite vari sistemi. Qui di seguito alcuni esempi:

- Picchetto metallico avente un occhiello o gancio ricurvo
- Bobina con pretensionatore (fissata al terreno con picchetti, bulloni, ecc.)
- Boe (nel caso di utilizzo in acqua)
- Corpo morto in cemento
- Zavorre riempibili con acqua, sabbia, terriccio, ecc. ad esempio:
- Recipiente rigido in plastica, vetroresina, metallo
- Sacco in PVC, Juta, Rafia
- Hesco Bastion

Utilizzo con sola fune di sicurezza centrale

Con questo metodo, la ZM-08, può innalzare le antenne ad altezze maggiori rispetto alla precedente configurazione, tenendo in considerazione ovviamente, che per via della mancanza dei controventi laterali, la piattaforma avrà meno resistenza ai fenomeni meteorologici ostili. Questo sistema è particolarmente utile altresì, per rilevazioni meteorologiche, monitoraggio degli inquinanti atmosferici ed altre rilevazioni aeree.


Vita in quota


L’aerostato, in condizioni ottimali, può rimanere in quota per molto tempo, purché siano effettuati periodicamente dei rabbocchi di gas. L’interruzione momentanea del volo può avvenire altresì per i seguenti motivi: condizioni meteorologiche particolarmente avverse, sostituzione di apparecchiature, cambio di configurazione dei sostegni, ispezioni, manutenzione ordinaria, riparazioni varie, ecc.


Materiali


Involucro
Sarà realizzato in materiale elastomerico. In caso di particolari esigenze, la piattaforma, potrebbe essere fabbricata con involucro rigido.
In base ai materiali presenti oggi sul mercato, il sistema, può essere fabbricato ad esempio, con il classico doppio involucro:

1°  Camera, atta a contenere il gas , (che darà la forza ascensionale all’aeromobile), realizzata in Polimeri Termoplastici (poliuretano).

2°  Copertura esterna in Nylon Rip-Stop, servirà a proteggere da agenti atmosferici e dai raggi ultravioletti la parte interna. Inoltre, questo secondo strato, permette l’aggancio delle funi di ancoraggio ed altri accessori, evitando di stressare la struttura interiore, che si limiterà quasi esclusivamente a contenere la sostanza aeriforme, riducendo sensibilmente il rischio di un suo possibile danneggiamento.

Sostegni
Saranno costruiti con materiali leggeri e resistenti. Fibra di carbonio, fibra di vetro, alluminio, ecc.

Funi di ormeggio
Detti mezzi di ormeggio sono realizzati in idoneo materiale flessibile e robusto, ad esempio nella forma di fibre tessili intrecciate.

Fune centrale di sicurezza
Realizzata con gli stessi materiali delle suddette cime di ormeggio. In alcuni tipi di aerostati, il materiale di tale corda, può essere formata da fili di acciaio intrecciato.

Corti profilati sagomati
Realizzati in gomma od altro idoneo materiale flessibile oppure anche rigido.


UTILIZZO DEL SISTEMA IN CASO DI EVENTI ATMOSFERICI AVVERSI


In caso di eventi atmosferici particolarmente avversi (ad esempio forti venti), tali da compromettere gravemente la stabilità dell’aerostato (che si trova a quota costante), il sistema sarà abbassato ed ancorato in sicurezza al terreno.
In queste situazioni, il dispositivo continuerà comunque a trasmettere, fornendo momentaneamente una copertura radio ridotta, (approssimativamente paragonabile a quella offerta da un'installazione dei sistemi classici, utilizzati oggi sulla superficie terrestre).
Appena le condizioni meteorologiche lo permettono nuovamente, si riporta in quota l’aeromobile, tornando così ad ottenere una copertura radio maggiore.
Inoltre, durante i suddetti periodi di condizioni meteorologiche proibitive, si può sfruttare la seguente opzione: gli operatori possono approfittare dei momenti di bonaccia, per sollevare la piattaforma e trasmettere in tempi ridotti, pacchetti dati o effettuare brevi trasmissioni in fonia stessa. Riepilogando, dunque, possiamo assolutamente ritenere, che in tutti i giorni (nonostante eventuali restrizioni temporali), si può trasmettere a maggiori distanze rispetto ai sistemi tradizionali.


CAMPI D’IMPIEGO


Di seguito alcuni esempi d’impiego delle ZM-08:

CALAMITÀ NATURALI

Per fare un esempio, immaginiamo la Protezione Civile, che adopera il dispositivo durante una situazione di emergenza, a seguito di una calamità naturale.
La piattaforma aerostatica, tramite le antenne installate a bordo, è in grado di ripristinare le comunicazioni radio per le squadre di soccorso laddove siano caduti i collegamenti ordinari, risultando essere un ottimo strumento per affrontare eventi calamitosi come terremoti, frane, valanghe, inondazioni, esondazioni, ecc.
Simultaneamente, l’aeromobile, grazie alla possibilità di alloggiare a bordo vari apparecchi di visualizzazione e di rilevamento aereo, permette ad esempio, il costante monitoraggio delle zone colpite da disastri naturali e che potrebbero essere soggette ad ulteriori scosse sismiche, dissesti idrogeologici, ecc. Tutto ciò, per garantire una maggiore prevenzione e tutela, del personale addetto al soccorso (operante nell'area di rischio) e/o degli sfollati, situati negli accampamenti di emergenza.
Codeste squadre, durante il trascorrere della giornata, possono utilizzare l’aerostato per disparati impieghi. Per esempio, possono essere sostituite in modo temporaneo o permanente, le attrezzature montate nella parte sottostante, per dare spazio ad altri dispositivi: apparecchi atti ad effettuare rilevazioni meteorologiche, monitoraggio degli inquinanti atmosferici (disponendo in loco di dati molto precisi), sistemi illuminanti, intensificatori di luce notturna, visori a termo-immagine, ecc.
- Protezione Civile
- Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale
- Vigili del Fuoco
- Soccorso Alpino
- Associazioni di Radio Soccorso

SICUREZZA E SOCCORSO IN MONTAGNA

In ambiente montano, le ZM-08 consentono di ottenere un'ampia copertura radio, facendo cosi superare alle onde hertziane, ostacoli naturali che di norma, impediscono efficienti collegamenti. Al contempo, per mezzo della strumentazione di visualizzazione aerea, installata nella parte inferiore dell’aeromobile, si ha la possibilità di monitorare la superficie terrestre.

SPORT

In ambito sportivo, il sistema risulta essere utile ad esempio, per le comunicazioni radio di sicurezza durante le competizioni. Simultaneamente la piattaforma, disposta in una zona d'interesse televisivo, è in grado di effettuare riprese aeree da trasmettere all’occorrenza in diretta TV.

Gli aerostati, dunque, possono essere utilizzati durante gare automobilistiche, motociclistiche e, in generale, per tutte le attività agonistiche in ambiente esterno, ad esempio:

- Formula Uno
- MotoGP
- Gran Turismo
- Karting
- Rally
- Ciclismo
- Sport Invernali
- Sport Acquatici
- Altri sport

● OPERAZIONI DI POLIZIA

● OPERAZIONI MILITARI

● RILEVAZIONI METEOROLOGICHE

● RILEVAZIONI INQUINAMENTO ATMOSFERICO

● RICERCHE ARCHEOLOGICHE

● CAMPO MEDIATICO/GIORNALISTICO

● CONTROLLO VIABILITÀ

● VIDEO SORVEGLIANZA

● SPERIMENTAZIONE